mercredi 19 mars 2025

Appello per la pace e il disarmo in Europa



Appello per la pace e il disarmo


Allarmati dal linguaggio orwelliano che si è insediato nel discorso politico europeo, secondo cui la guerra è la via per la pace mentre la pace conduce solo a più guerra, facciamo appello al buon senso.

Noi, cittadini europei siamo diventati passeggeri involontari di un treno guidato da governanti che, con il dichiarato pretesto di "far sanguinare la Russia", sembrano ignorare le conseguenze disastrose di un conflitto in cui tutti saremo perdenti.

Alla vigilia di precedenti conflitti europei, come la Prima Guerra Mondiale, coraggiosi intellettuali delle nazioni contrapposte, tra cui Jean Jaurès, Romain Rolland, Bertha von Suttner o Bertrand Russell, si espressero pubblicamente a favore della pace, anche se purtroppo le loro voci non furono ascoltate.

Oggi, il silenzio degli intellettuali è assordante in tutti i paesi e, come il resto dei cittadini europei, sembrano pericolosamente anestetizzati. E quando qualcuno decide di far sentire la propria voce a favore di soluzioni diplomatiche, viene immediatamente diffamato come una "marionetta di Putin".

Condanniamo inequivocabilmente l'invasione russa dell'Ucraina, in quanto contraria al diritto internazionale, ma siamo consapevoli che questa tragedia è anche il risultato della persistenza di un'organizzazione militare, la NATO, definita "difensiva" e che, invece di sciogliersi con la fine del blocco comunista, ha continuato ad espandersi fino ai confini della Russia, nonostante le promesse fatte allora ai più alti livelli.

La guerra in Ucraina dura ormai da tre anni; le vittime da entrambe le parti superano di gran lunga il milione, anche se nessuno dei paesi coinvolti fornisce cifre ufficiali, tra morti, feriti e mutilati.

A ciò si aggiungono i milioni di ucraini che sono fuggiti dal paese, alcuni verso l’Europa occidentale, altri verso la Russia, tutti nel tentativo di sfuggire alla violenza. Un autentico disastro umano.

Gli Stati Uniti di Donald Trump, più preoccupati per quella che percepiscono come la crescente potenza della Cina o per la situazione in Medio Oriente, sembrano decisi a sfruttare l’Ucraina e, nel frattempo, ad indebitare l’Europa, indebolendo ulteriormente il nostro Stato sociale a beneficio dell’industria militare statunitense.

E i nostri governi, rifiutandosi di accettare che, data l’enorme disparità di forze, la guerra è persa, sostengono il presidente ucraino promettendo l’invio di più armi e denaro affinché l’esercito ucraino continui a combattere fino all’ultimo uomo o all’ultima donna.

Tutto questo mentre propongono di militarizzare rapidamente le nostre nazioni con lo spauracchio di un confronto con la Russia.

I nostri governanti hanno pensato che, non esistendo più quegli accordi di limitazione degli armamenti firmati durante la Guerra Fredda, che tanto contribuirono al mantenimento della pace, un confronto militare con una potenza nucleare come la Russia potrebbe sfociare in una terza guerra mondiale, questa volta definitiva?

Facciamo appello ai politici affinché non dimentichino le due grandi guerre che hanno insanguinato il continente nel secolo scorso e, abbandonando la neolingua di George Orwell, lavorino attivamente per soluzioni diplomatiche.

È l’unico modo per evitare future stragi che devastino le nazioni per il mero profitto della potente industria bellica.




Promotori e primi firmatari (in ordine alfabetico):

Fernando Aguiar González (investigador)
Javier Aguirre Santos (profesor)
Luis Alegre Zahonero (profesor de universidad)
Tariq Ali (escritor, director de cine e historiador paquistaní-británico)
Luis Alonso (artesano comerciante)
Txetxu Ausín Díez (investigador)
Daniela de Barros Barreto (arquitecta y artista plástica)
Olga Belmonte García (profesora)
Constantino Bértolo (crítico cultural)
Marie-Hélène Caillol (politóloga y profesora francesa)
Jorge Cano Cuenca (profesor de Filosofía antigua)
Marta Castellanos Garcés (profesora de educación secundaria)
Alberto Conde (profesor y traductor jubilado)
Juan Luis Conde (escritor y profesor de universidad)
Federico Corriente Basús (traductor y autor de informes críticos)
Inés Delgado-Echagüe (maestra de educación infantil)
Graciela Fainstein Lamuedra (investigadora)
Thomas Fazi (periodista y escritor angloitaliano)
Carlos Fernández Liria (profesor de universidad)
Amelia Gamoneda (catedrática de universidad)
Marysol García Martínez (pintora)
Susana Gómez López (directora de escena)
Belén Gopegui (escritora)
Ulrike Guérot (politóloga alemana)
Gabriele Gysi (actriz y directora de teatro alemana)
Pollux Hernúñez (traductor jubilado)
Maite Imbernón (profesora)
Corinna Kirchhoff (actriz alemana)
Bernard Legros (periodista belga)
Félix Manzarbeitia Arambarri (patólogo)
Bernd Marizzi (profesor de universidad)
Elisa Martínez Garrido (profesora de universidad)
Ricardo Martínez Llorca (escritor)
Pilar Muñoz (periodista)
Emilio Muñoz Ruiz (profesor emérito)
Viviana Paletta (poeta y editora)
Pepe Peña (profesor de Filosofía, editor, documentalista)
Kees van der Pijl (politólogo neerlandés)
Rafael Poch-de-Feliu (experiodista jubilado)
Manuel Quejido Villarejo (pintor en acción)
Joaquín Rábago (periodista)
Hauke Ritz (escritor alemán)
Andy Robinson (periodista y escritor)
Jorge Rubio Redondo (maestro)
Matilde Sáenz (profesora)
Javier Sáez de Ibarra (escritor)
José Luis Santalla (fotógrafo)
Fernando Sanz Santa-Cruz (médico)
Berta Sarralde (profesora)
Michael von der Schulenburg (europarlamentario alemán)
Federico Soto Díaz-Casariego (profesor jubilado)
Peter van Stigt (periodista neerlandés)
Olegario Torralba (periodista)
Luis Torrego Egido (profesor de universidad)
Jorge Valdano Sáenz (guionista)


Una volta lanciato, hanno mostrato il loro sostegno a questo appello Mateusz PiskorskiAnne MorelliJayati GhoshHerman MichielAlain Bihr et Yannis Thanassekos, Juan Carlos Mestre, la Bertrand Russell Peace Foundation (Tony Simpson), Paul Murphy (People Before Profit), il Movimiento por la Paz (MPDL), Ramesh Jaura,...
Siamo anche venuti a conoscenza di questo documento diffuso il 5.03.2025 dalla Rete Italiana Pace e Disarmo [Europa di pace per tutti i popoli]. Non è una petizione ma viene sottoscritto da varie organizzazioni.


LINK per sostenere il nostro appello su OpenPetition
Attenzione, è necessario confermare la firma dopo aver ricevuto un link via email!

Da leggere e firmare in italiano.

Se vuoi collaborare raccogliendo firme cartacee, scarica qui le schede in formato PDF.
Foglio di carta con note strappate con codice QR .






Prima di vedere le novità post-11 marzo, vi chiedo di guardare questo video che non richiede altro che una leggera introduzione: Marco Travaglio elenca tutte le balle sull’Ucraina e ricorda abbondanti "notizie" (!!!!) e dichiarazioni quotidiane su Putin e la Russia nell'Italia del XXI secolo. Come spiega uno spettatore : “una dimostrazione lampante di cos'è il mainstream, un'informazione controllata da pochi per intortare tutti gli altri” (23.02.2025).


Informazioni correlate apparse successivamente


Un “llamamiento a favor de la paz y el desarme” une a personas de la academia, las artes y el conocimiento
Decenas de intelectuales europeos denuncian en un manifiesto la escalada en la retórica bélica que se vive en el continente europeo.
El Salto, 11.03.2025 - 11:00


Llamamiento a favor de la paz y el desarme
Pedimos a los políticos que no olviden las dos grandes guerras que ensangrentaron el pasado siglo el continente y trabajen activamente a favor de las soluciones diplomáticas
Ctxt, 11.03.2025.
Pubblicato anche dal blog La casa de mi tía, oltre che dall'Asamblea Social de la Izquierda de Cataluña / Assemblea Social de l'Esquerra de Catalunya.


Hier ein von Spanien ausgehender, inzwischen aber europaweiter Aufruf für Frieden & Abrüstung, gegen die Politik der #EU
Ulrike Guérot, X, 11.03.2025.


Llamamiento...
Pressenza. International Press Agency, 11.03.2025.


Iniciativa colectiva: Llamamiento a favor de la paz y el desarme
Rafael Poch de Feliu, Blog personal, 11.03.2025.
Divulgato anche da Ojeando el estado del país, 12.03.2025, e da Conversación con la Historia, 15.03.2025.



«Ukraine-Russie: en marche vers un conflit général ?», sur QG TV, Aude Lancelin avec Jacques Baud.
Donald Trump avait promis de mettre fin à la guerre en Ukraine dès son arrivée au pouvoir. Les États-Unis ayant désormais retiré leur soutien militaire à Kiev, l’UE hausse le ton. La France, en première ligne, se distingue par le discours martial d’Emmanuel Macron, qui a étonné le 5 mars dernier.
Alors que le conflit semblait s’apaiser, un risque d’escalade inquiète. Pour éclairer la situation sur QG ce mardi 11 mars en direct à Paris, Aude Lancelin reçoit un des meilleurs connaisseurs du conflit russo-ukrainien. Jacques Baud, ancien membre du renseignement stratégique suisse et ex-chef de la doctrine des opérations de maintien de la paix à l’ONU. Auteur de nombreux best-sellers aux éditions Max Milo, parmi lesquels « Gouverner par les fake news » et « Opération Z », il est l’un des seuls observateurs à avoir vu juste depuis l’invasion de l’Ukraine en 2022. Son expertise est particulièrement bienvenue, alors que les opinions publiques s’affolent et que la propagande fait rage.


Europa asume el liderazgo del “free world”
Dos películas de Peter Sellers ayudan a entender la trayectoria de Europa y la OTAN en tiempos de guerra
Andy Robinson, Substack, 12.03.2025. Y La Vanguardia, 12.03.2025.


Appeal for Peace and Disarmament
Andy Robinson, Substack, 12.03.2025.


Llamamiento a favor de la paz y el desarme
Rebelión, 13.03.2025.

Llamamiento a favor de la paz y el desarme
LQSomos, 14.03.2025


Against Militarization: Scientists Unite in Opposition to EU Rearmament, 14.03.2025
Scienziati di tutto il mondo si uniscono per esprimere il loro rifiuto della recente proposta di riarmo la dell'Unione Europea. Hanno publicato "Scienziati contro il riarmo: un manifesto" e chiedono a scienziati, ingegneri, professionisti medici, matematici, accademici e alla comunità scientifica in generale di sostenere la loro posizione. Ecco il link al manifesto per aderire.


Europa in Gefahr | Ulrike Guérot & Jonas Tögel, Westend Verlag, 16.03.2025.
In diesem Gespräch diskutiert Katrin Seibold mit Jonas Tögel, Autor von “Kriegsspiele”, und der Politikwissenschaftlerin Ulrike Guérot über heute öffentliche Simulationen zur Zukunft Europas nach dem Zweiten Weltkrieg.
[In questa conversazione con Jonas Tögel, autore di “War Games”, e la politologa Ulrike Guérot, Katrin Seibold analizza le attuali simulazioni pubbliche sul futuro dell'Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale.]



Brave EMP Speaks Truth on EU Madness: US-Russia Push Ukraine Surrender.
Michael von der Schulenburg, Neutrality Studies, 17.03.2025.
[Cf. On Building Peace. Rescuing the Nation-State and Saving the United Nations]



Amenaza rusa
Joaquín Rábago, Opinión | 360 grados, La Opinión A Coruña, 18.03.2025, 6:01.


Oproep voor vrede en ontwapening
Herman Michiel, Ander Europa, 18 maart 2025.
Verleden week lanceerden enkele Spaanse burgers een oproep voor vrede en ontwapening aan de Europese regeringen. Hierin wordt de Russische invasie in Oekraïne ondubbelzinnig veroordeeld. Maar ook de poging van de Europese leiders om burgers schrik aan te jagen voor een Russische inval alhier, en zo een massale bewapening van de EU te legitimeren wordt aan de kaak gesteld. Een zeer interessant pleidooi dat we hier in Nederlandse vertaling weergeven (ook beschikbaar in het Spaans, Engels, Duits en Frans). (...)


Open brief - Juan Luis Conde Calvo, e.a., DeWereldMorgen Vertaaldesk
Stop de EU-bewapeningswaanzin en de drang naar nucleaire oorlog
Terwijl Europese leiders steeds luider pleiten voor herbewapening en confrontatie met Rusland, waarschuwen critici dat dit de welvaartsstaat ondermijnt en de kans op een nucleair conflict vergroot. Een petitie roept op tot diplomatie en ontwapening als enige weg naar duurzame vrede.
Dinsdag 18 maart 2025, 15:42


An important initiative against the drive to further militarise Europe. Please sign and share.
Paul Murphy, Deputato irlandese 🏳️‍⚧️ @paulmurphy_TD, 12:05 p. m. · 21 mar. 2025.

Aaron Mate on how NATO provoked Russia in Ukraine and undermined peace by The Grayzone

Read on Substack

THE GRAYZONE, MAR 21, 2025
Aaron Mate di Grayzone sostiene che gli USA e la NATO hanno provocato la Russia in Ucraina espandendo la NATO, smantellando i trattati per il controllo e la riduzione delle armi strategiche, installando risorse militari che minacciano la Russia, intromettendosi in Ucraina e bloccando molteplici opportunità di pace.
Da un dibattito ospitato da Young Voices a New York City il 19 marzo 2025.
Link al video completo del dibattito qui.


EUROPEAN PEACE PROJECT ed il suo MANIFESTO – 09/05/2025@17:00
Il 9 maggio alle 17:00 è il momento di manifestare per un futuro in PACE in Europa!
Facebook.
Conto in X.
Se l’UE e i suoi governi nazionali vogliono trascinarci in una guerra contro la Russia, stanno tradendo tutti i principi fondamentali dell’Europa di pace, democrazia, libertà e comprensione tra i popoli!
Dunque, noi cittadini europei prendiamo nelle nostre mani il futuro di questo meraviglioso continente!
Con questo manifesto lanciamo il Progetto Europeo di Pace.
Il 9 maggio 2025, alle ore 17, proclamiamo tutti simultaneamente la PACE in tutti i paesi del continente europeo ed in tutte le lingue europee con un atto verbale performativo dalle nostre finestre, sui nostri balconi e nelle nostre piazze! Festeggiamo insieme!
Qui potete trovare il testo del proclama in numerose lingue.
Se manca la tua lingua nazionale o locale (catalano, gaelico, alsaziano…): sentiti libera.o di inviarci la traduzione!
Puoi modificare il testo del manifesto individualmente (lasciare o aggiungere qualcosa). Poi aggiungi la tua firma come persona giuridica responsabile del contenuto pubblicato.




Manifiesto'No nos resignamos al rearme y a la guerra en Europa', 26.03.2025.
(…) Non ci rassegniamo alla guerra, perché non vogliamo la pace dei cimiteri, perché la storia ci mostra che l’unica via realistica per raggiungere la pace non è militare, ma politica. Mettetevi al lavoro e lavorate per la pace, vi lo chiediamo.
Primi firmatari della cultura, del mondo accademico e dell’attivismo:
Aitor Merino, Alberto San Juan, Almudena Carracedo, Amparo Sánchez (Amparanoia), Ana Rosetti, Ana Turpin, Àurea Márquez Alonso, Carlos Bardem, Carlos Olalla, Carolina Yuste, Edurne Portela, Enrique Gracia, Fele Martínez, Fernando Berlín, Gabriela Wiener, Gerardo Tecé, Gervasio Sánchez, Gorka Otxoa, Guillermo Toledo, Isaac Rosa, Javier Bardem, Javier Corcuera, Javier Gallego, Joan Roura, Jonathan Martínez, Jose Ovejero, Juan Diego Botto, Lola Bañón, Luis Pastor, Luis Tosar, Luz Olier, Manuel Rivas, María Botto, Marta Belenguer, Marta Sanz, Marwan, Montserrat Cano, Montxo Armendáriz, Muerdo, Nathalie Poza, Nüll Garcia, Nur Levi, Olga Rodríguez, Pedro Pastor, Puy Oria, Raúl Tejón, Roberto Montoya, Rosa Maria Artal, Rosana Pastor, Rozalen, Sergio Peris-Mencheta, Teresa Aranguren, Victor Claudin, Albert Caramés, Alejandro Pozo, Amaia Pérez Orozko, Ana Barrero, Carlos Taibo, Carmen Magallón, Cecile Barbeito, David Bondia, Elena Grau, Enric Tello, Enrique Quintanilla, Eva Aladro, Fernando Luengo, Fernando Valladares, Ferrán Izquierdo, Gabriela Serra, Helena Maleno, Irene Comins, Itziar Ruíz Gimenez, Jaime Pastor, Javier Raboso, Jokin Alberdi, Jordi Calvo, Jordi Mir, Jordi Muñoz, Jorge Riechmann, José Angel Ruiz, Josep M. Royo, Juan Hernández, Koldobi Velasco, Luca Gervasioni, Luis Rico, Manuela Mesa, Marco Aparicio, Maria Oianguren, Mario López, Martí Olivella, Maria Villellas, Marina Caireta, Miquel Carrillo, Montserrat Cervera, Pedro Ramiro, Pepe Beunza, Pere Brunet, Pere Ortega, Salvador López Arnal, Sani Ladan, Sonia París, Tica Font, Tom Kucharz, Vicenç Fisas, Víctor Alonso Rocafort, Yayo Herrero.


Kit de supervivencia
Joaquín Rábago, Opinión | 360 grados, La Opinión A Coruña, 27.03.2025, 6:01.


Trump, Putin und der Westen: Zerbricht die alte Weltordnung?.
Intervista con lo scrittore tedesco Hauke Ritz, Neutrality Studies, 28.03.2025.

Steht Europa vor einer neuen Provinzialisierung? Verfolgt Russland wirklich imperiale Ziele – oder wird es nur so dargestellt? Und warum fürchten die USA das intellektuelle Potenzial Russlands mehr als seine militärische Stärke?
Im Gespräch mit Hauke Ritz diskutieren wir über historische Narrative, geopolitische Strategien und die Frage, ob der Westen dabei ist, den „Code der europäischen Kultur“ umzuschreiben. Ein Interview über Macht, Deutungshoheit und die Zukunft der Weltordnung
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L’Europa è di fronte ad una nuova provincializzazione? La Russia persegue davvero obiettivi imperiali o viene semplicemente presentata come tale? E perché gli Stati Uniti temono il potenziale intellettuale della Russia più della sua forza militare?
In una conversazione con Hauke Ritz, discutiamo di narrazioni storiche, strategie geopolitiche e della questione se l’Occidente sia in procinto di riscrivere il “codice della cultura europea”. Un'intervista sul potere, sulla sovranità interpretativa e sul futuro dell'ordine mondiale
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Global Campaign On Military Spending
The Global Campaign On Military Spending works through the cooperative efforts of its members. So far more than 100 organizations from 35 different countries have joined the campaign, working within their particular contexts to raise awareness and change government policy and practice on military spending.
GCOMS is run by a steering group of peace activists from all over the world, coordinated by the Centro Delàs d’Estudis per la Pau (Centre Delàs of Peace Studies, in Barcelona, Spain), which works as a decentralized office of the International Peace Bureau.





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